Colonnara Viticultori in Cupramontana

A Sanvino anche i vini di Colonnara…

“Per iniziativa di 19 agricoltori, la cooperativa Colonnara nasce a Cupramontana nel 1959. Il microclima ideale delle dolci colline marchigiane ha portato alla coltivazione del Verdicchio, da tempo il vanto di queste terre. L’azienda conta oggi 110 soci e, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative ed alla pratica di un’agricoltura eco-compatibile, ha sviluppato una produzione contraddistinta da vini e spumanti di alta qualità, distribuiti sull’intero territorio nazionale e all’estero.
Da queste parti si dice che il vino si fa in vigna, in cantina lo si può solo educare per poi presentarlo in bottiglia nel modo migliore e l’azienda ha sposato appieno questo prezioso valore legato alle sue origini. Il sapore della tradizione, infatti, accompagna tutto il percorso di vinificazione: dalla costante cura dei filari alla cantina d’invecchiamento, fino alla cura delle bottiglie che arricchiscono le nostre tavole. Un vero e proprio inno alla qualità del vino.
Il microclima, che varia da zona a zona, la differente altitudine dei vigneti, che va dai 350m ai 650m slm, e la diversa composizione dei terreni rappresentano il grande patrimonio aziendale di Colonnara, irripetibile in altri luoghi e quindi unico.
In particolare, la collocazione sulla riva destra del fiume Esino dei vigneti Colonnara fa sì che essi risentano maggiormente dell’influenza dell’Appennino Umbro-Marchigiano rispetto ai vigneti collocati sulla riva sinistra. Essi si trovano ad un’altezza superiore rispetto ai secondi e di conseguenza le uve raggiungono la maturazione più lentamente, mantenendo quindi quelle caratteristiche di acidità che a loro volta permettono al vino un invecchiamento più lungo”.

Pubblicato da sanvino

Riccardo Milan Professore, giornalista e blogger Professore della scuola alberghiera “Erminio Maggia” di Stresa; giornalista pubblicista (iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Piemonte tessera n° 59377 del 6 - 6 - 1991), blogger con il blog Allappante.it, dall'ottobre 2017 linkato da La Voce di Novara on line; direttore della rivista "Paese Mio" edita dal Comitato Unpli del Piemonte; collaboratore di "Arcobaleno d'Italia"; ha scritto anche due libri di cucina, nonché altri di storia locale; si è occupato per anni di cultura materiale: vino, gastronomia, cucina per lo più tipica, storia di...; docente a tempo in alcuni centri di formazione professionale, anche nel carcere di Verbania; consulente per la realizzazione e gestione di carte dei vini, corsi e didattica sui vini e sui prodotti tipici. Ha collaborato ad inizio Duemila con la Fic (Federazione Italiana Cuochi), in segreteria e nella redazione della rivista "Il Cuoco". Allievo di Luca Maroni. Già membro dell'Aies, dell'Adam (diplomato Idrosommelier) e dell'Aims. Organizzatore e collaboratore di banchi di assaggio vini, Sanvino, Lago d'Orta Wine Festival., Chebolle e Sapeg. Socio attivo di Slow Food, condotta verbanese. Socio ed ex presidente dell'Associazione Turistica Pro Loco di Omegna; membro da più mandati della Giunta Provinciale Unpli Vco e del Consiglio regionale Unpli, della Giunta del Piemonte da due mandati; e dal 2016 al 2020 nel Consiglio nazionale Unpli. E' stato donatore AVIS ed ora collabora con la onlus Maresca di Santhià. Vive da sempre sul Lago d’Orta, fra Omegna e Bolzano Novarese.