Ca’ Tulin si presenta: sabato 24

Vini ca' tulinLa nostra azienda (piccola ma con le gambe scattanti) è a conduzione familiare: lavoriamo il vino perché la passione, nata nell’800 con il nonno Bartolomeo (detto Tulin), non finisca mai di esistere e prosegua con la stessa caparbia sobrietà con cui è nata.

In un antico manoscritto trovato per caso riordinando il solaio in cantina, si legge: “Olivetti Bartolomeo, detto Tulin, già a metà del 1800 “menava” (portava) il suo vino a Villastellone.” Il libro mastro, sopravvissuto al tempo e alla polvere degli anni, è per noi un oggetto importante, per il suo significato sentimentale e perché narra di un pezzo di storia contadina di cui, grazie a Tulin, siamo orgogliosi.

Alessandro Olivetti, nipote di Tuiln, ha dato il nome all’azienda ispirandosi proprio al sogno (di cui sentiva parlare da quando portava le braghette corte) della “Cà di Tulin” (la casa di Tulin). Custodi di antiche tradizioni e amanti della terra, aspettiamo il momento della vendemmia, lavorando per la vigna (spesso col computer) nella vigna (sempre con il trattore).

Rispettosi della tradizione, attenti alla modernità, produciamo vino con le nostre mani, pretendendo il massimo della qualità. Siamo una piccola realtà astigiana che ama ciò che fa e che garantisce, con la propria faccia, la genuinità e l’intensità del proprio vino.

Viviamo a Cisterna d’Asti, nel cuore di quel territorio che segna il passaggio tra il Monferrato, la Langa e il Roero, da poco denominato Colline Alfieri e caratterizzato da una stupenda propensione panoramica sul castello medioevale. Tra questi morbidi pendii, dove l’aria nutre la terra e il sole la scalda con i suoi raggi, siamo tutti impegnati, con ruoli diversi, nella produzione del vino e nella gestione della nostra piccola azienda familiare.

 

Pubblicato da sanvino

Riccardo Milan Professore, giornalista e blogger Professore della scuola alberghiera “Erminio Maggia” di Stresa; giornalista pubblicista (iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Piemonte tessera n° 59377 del 6 - 6 - 1991), blogger con il blog Allappante.it, dall'ottobre 2017 linkato da La Voce di Novara on line; direttore della rivista "Paese Mio" edita dal Comitato Unpli del Piemonte; collaboratore di "Arcobaleno d'Italia"; ha scritto anche due libri di cucina, nonché altri di storia locale; si è occupato per anni di cultura materiale: vino, gastronomia, cucina per lo più tipica, storia di...; docente a tempo in alcuni centri di formazione professionale, anche nel carcere di Verbania; consulente per la realizzazione e gestione di carte dei vini, corsi e didattica sui vini e sui prodotti tipici. Ha collaborato ad inizio Duemila con la Fic (Federazione Italiana Cuochi), in segreteria e nella redazione della rivista "Il Cuoco". Allievo di Luca Maroni. Già membro dell'Aies, dell'Adam (diplomato Idrosommelier) e dell'Aims. Organizzatore e collaboratore di banchi di assaggio vini, Sanvino, Lago d'Orta Wine Festival., Chebolle e Sapeg. Socio attivo di Slow Food, condotta verbanese. Socio ed ex presidente dell'Associazione Turistica Pro Loco di Omegna; membro da più mandati della Giunta Provinciale Unpli Vco e del Consiglio regionale Unpli, della Giunta del Piemonte da due mandati; e dal 2016 al 2020 nel Consiglio nazionale Unpli. E' stato donatore AVIS ed ora collabora con la onlus Maresca di Santhià. Vive da sempre sul Lago d’Orta, fra Omegna e Bolzano Novarese.